Battaglia di Rostov (1942) parte del Fronte orientale della seconda guerra mondiale | |||
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Truppe tedesche in combattimento nel centro di Rostov | |||
Data | 15 luglio-25 luglio 1942 | ||
Luogo | Rostov sul Don, Unione Sovietica | ||
Esito | Vittoria tedesca non decisiva | ||
Schieramenti | |||
Comandanti | |||
Effettivi | |||
Perdite | |||
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La battaglia di Rostov del 1942 si svolse nella fase iniziale dell'operazione Blu, la seconda grande offensiva sferrata il 28 giugno 1942 dalla Wehrmacht tedesca sul Fronte orientale durante la seconda guerra mondiale, dalla quale Adolf Hitler si attendeva la vittoria decisiva e il crollo definitivo dell'Unione Sovietica.
Dopo l'esito deludente della prima fase dell'operazione Blu, Hitler a partire dal 15 luglio 1942 decise di improvvisare una grande manovra di accerchiamento intorno all'importante centro strategico di Rostov sul Don con l'obiettivo di distruggere un gran numero di armate sovietiche in ritirata; la manovra non raggiunse il successo sperato dal Führer: Rostov venne occupata entro il 25 luglio 1942 e i tedeschi conquistarono preziose teste di ponte sul fiume Don da dove nelle settimane seguenti poterono avanzare verso il Caucaso, ma i sovietici riuscirono a sfuggire all'accerchiamento e ripiegarono in salvo verso sud.
La manovra di Rostov in conclusione fece perdere tempo ai tedeschi e frammentò le loro forze che furono disperse su un fronte troppo vasto contrariamente ai piani originari studiati dall'alto comando della Wehrmacht.
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